Come investire in fondi comuni

Come investire in fondi comuni: guida per principianti

Investire in fondi comuni è un ottimo modo per costruire un portafoglio equilibrato e diversificato.

Si tratta di uno degli strumenti finanziari più diffusi tra gli investitori italiani in quanto rappresenta una tipologia di investimento accessibile a tutti (si può partire anche con poche centinaia di euro su base annuale o pluriennale). Inoltre, poiché sono caratterizzati da una certa diversificazione, presentano un rischio piuttosto contenuto.

A differenza di altri asset, come ad esempio le criptovalute, che permettono di ottenere profitti elevati molto velocemente, accettando un alto rischio, i Fondi comuni sono degli investimenti a lungo termine e a basso rischio.

Nel corso di questo articolo, dunque, analizzeremo come investire in Fondi comuni e ti mostreremo anche delle alternative valide soprattutto se ti approcci per la prima volta al mondo degli investimenti.

Un esempio sono gli ETF, degli asset molto simili ai Fondi comuni ma negoziabili in maniera semplice ed economica sui migliori broker online come eToro.

Inoltre, se sei un trader alle prime armi, troverai molto utile anche la funzione Copy Trading di eToro, tramite la quale puoi copiare le operazioni dei migliori investitori presenti sulla piattaforma. E il tutto tramite pochi click!

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🎯 Asset 📌 Fondi Comuni di Investimento
👍 Vantaggi Diversificazione, basso rischio
❓ Tipologie Azionari, obbligazionari, bilanciati, aperti, chiusi, armonizzati, non armonizzati
📑 Alternative ETF

1. Individua i tuoi obiettivi

Il primo step da affrontare quando si decide di investire in fondi comuni è individuare esattamente i propri obiettivi.

Quello che devi fare è chiederti “Quali sono gli obiettivi finanziari che voglio raggiungere tramite questo investimento? E questi obiettivi sono a breve o a lungo termine?”

Se stai investendo per un obiettivo a lungo termine, come la pensione, i fondi comuni di investimento sono un’ottima scelta. Infatti i fondi comuni hanno tra le loro caratteristiche un basso livello di rischio ma anche un basso rendimento, che inizia a diventare significativo solo dopo anni in cui il tuo capitale è rimasto “parcheggiato” in questo asset. Inoltre, investendo sul lungo termine, i fondi comuni hanno tutto il tempo per superare gli inevitabili alti e bassi dei mercati.

Se stai risparmiando per un obiettivo a breve termine, probabilmente l’unica tipologia di fondo comune che potrebbe fare al caso tuo è quella obbligazionaria.

Se però hai bisogno di un rendimento veloce e della possibilità di accedere nel brevissimo tempo ai tuoi guadagni forse è il caso di guardare direttamente a degli asset alternativi al fondo di investimento.  Asset che probabilmente saranno più rischiosi (come le criptovalute o le azioni) ma che avranno anche un maggiore potenziale di rendimento.

2. Definisci la giusta strategia

Una volta che hai capito quali sono i tuoi obiettivi di investimento e qual è l’orizzonte temporale in cui vuoi muoverti, devi scegliere una strategia che rispetti questi goal.

Ad esempio se hai obiettivi a lungo termine dovresti allocare tra il 70% e il 100% del tuo budget dedicato a questa tipologia di asset, in fondi a base azionaria. Oppure, se non vuoi investire così pesantemente in azioni e hai un obiettivo a medio termine potresti preferire un approccio che riduca la possibilità di rapide variazioni del valore dell’investimento. I fondi comuni di investimento bilanciati investono sia in obbligazioni che in azioni, compensando parte del rischio associato alle azioni.

Oltre ad orizzonte temporale e rischio, quando investi in fondi comuni devi anche considerare il tuo livello di esperienza nei mercati. Investire in fondi comuni può apparire un po’ complicato per alcuni investitori alle prime armi, per questo si potrebbe pensare di iniziare ad investire partendo da una tipologia di asset molto simile ai fondi comuni ma un po’ più semplice da trattare e anche più economica: gli ETF.

Anche gli ETF, come i Fondi, raccolgono vari asset, ma a differenza dei fondi si tratta di strumenti a gestione passiva, il che li rende molto più economici. Inoltre, è possibile investire negli ETF comodamente da casa tramite broker online sicuri e semplicissimi da utilizzare come eToro.

Investire in ETF su eToro è semplicissimo. Dopo essersi iscritti e aver effettuato il deposito minimo di soli 50 €, è possibile scegliere tra oltre 250 ETF quelli più adatti alle proprie esigenze.

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3. Impara a riconoscere le diverse tipologie di fondo

In base agli strumenti in cui investono, i fondi possono essere classificati come azionari, obbligazionari, bilanciati, immobiliari, ecc.

Sulla base delle modalità di sottoscrizione e rimborso, invece, i fondi possono essere suddivisi in:

  • Aperti: permettono in qualsiasi momento il rimborso delle quote secondo le modalità previste dal contratto.
  • Chiusi: danno il diritto alla sottoscrizione delle nuove quote emesse o al rimborso esclusivamente rispettando scadenze predeterminate.

Infine i fondi possono essere classificati come:

  • Armonizzati: sono tenuti a rispettare tutte le normative Europee in materia di investimenti per contenere i rischi e salvaguardare gli investitori.
  • Non armonizzati :pur dovendo adempiere alle regole Europee, sono sottoposti a regole meno stringenti che lasciano più spazio di manovra, permettendo così più possibilità di guadagno ma anche maggiore rischio.

4. Scegli i migliori fondi comuni

Una volta definita la tua strategia, se sei convinto che i Fondi comuni di investimento siano la tipologia di asset migliore per te, è arrivato il momento di scegliere nello specifico uno o più fondi su cui puntare.

Ma come scegliere i migliori fondi comuni?

Per scegliere su quale strumento puntare ti consigliamo di prendere in considerazione questi aspetti:

  • Rendimento passato. Sebbene la performance passata di un fondo non sia una garanzia assoluta del suo successo futuro, l’andamento storico può essere una buona indicazione della sua capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati. Inoltre per capire se i rendimenti passati sono soddisfacenti o meno, ti consigliamo di confrontarli quelli di fondi comuni simili o di indici di riferimento.
  • Rapporti di spesa. Si tratta di commissioni annuali che compensano i gestori del fondo e coprono i costi di acquisto degli investimenti del fondo. Il rapporto di spesa medio del settore è dello 0,57%, ma è possibile trovare molti fondi che applicano commissioni molto inferiori. Sebbene la maggior parte dei rapporti di spesa sia inferiore all’1% o al 2%, è importante prestare attenzione a queste commissioni, poiché possono influire drasticamente sulla crescita del tuo denaro nel tempo.
  • Commissioni di carico. Si tratta di commissioni di vendita addebitate dal broker che ti vende un fondo comune. I fondi comuni di investimento sono spesso classificati come fondi “load” o “no-load”. I primi applicano commissioni, mentre i secondi no. Ovviamente il nostro consiglio è quello di prediligere sempre i secondi.
  • Gestione. Come abbiamo detto, i Fondi comuni di investimento sono a gestione attiva, ossia la società da cui li avete comprati apporterà dei miglioramenti e delle modifiche periodiche al fondo in modo da massimizzarne i risultati. Per svolgere questa attività il gestore del fondo richiede il pagamento di una commissione, per questo ti consigliamo di confrontare i costi di gestione di diversi fondi per trovare quello più conveniente.

5. Scegli come investire in Fondi comuni

Ci sono diverse possibilità per investire in fondi comuni. Ci si può rivolgere a:

  • Uno sportello bancario
  • Reti di promotori finanziari
  • Società di gestione del risparmio
  • Piattaforme online come i siti per l’acquisto dei prodotti finanziari o gli home banking

In generale, la scelta dei diversi canali di distribuzione dipende dalle esigenze specifiche dell’investitore.

Se si vuole ricorrere al fai-da-te e utilizzare piattaforme online per evitare di pagare commissioni di gestione, bisogna essere sicuri di avere le competenze per farlo. Bisogna essere in grado di valutare la rischiosità degli asset sottostanti del fondo su cui si vuole puntare e l’idoneità del prodotto per il proprio profilo di rischio.

Se invece sei un investitore alle prime armi, probabilmente sarà più vantaggioso per te rivolgerti ad un intermediario che saprà guidarti nel tuo investimento. In questo modo potrai farti aiutare a capire meglio il funzionamento dei mercati e dei fondi e le caratteristiche dei prodotti che stai acquistando.

6. Definisci una strategia di uscita

Alla fine dell’arco di tempo che hai stabilito, vorrai vendere le quote del tuo fondo comune per raggiungere i tuoi obiettivi finanziari, come ad esempio i prelievi durante la pensione.

Per incassare le quote dovrai probabilmente pagare una commissione alla società di gestione del fondo e una volta incassate dovrai pagarci delle tasse.

Prima di liquidare il tuo investimento è bene prendere in considerazione tutti questi costi, onde evitare un’inutile erosione del tuo profitto.

Un’idea potrebbe essere quella di parlare con un consulente finanziario o un professionista fiscale per determinare la strategia per ridurre al minimo le imposte che potresti dover pagare sui tuoi investimenti.

7. Differenzia il tuo portafoglio

Qualunque siano i tuoi obiettivi e strategie, ricorda sempre che un portafoglio ben fatto deve sempre avere un certo livello di diversificazione.

Infatti, sebbene l’investimento in Fondi comuni porti con sé degli interessanti vantaggi, possiede anche degli svantaggi che non possiamo non considerare. Il vantaggio principale di questo tipo di investimento è la diversificazione. I Fondi Comuni investono in numerosi titoli e mercati per ridurre il rischio. In questo modo l’andamento di un singolo titolo non può influenzare significativamente il risultato dell’intero paniere.

principali svantaggi di questo asset, invece, sono legati alle commissioni che le società di gestione richiedono all’investitore e al basso potenziale di rendita nel breve periodo.

Ecco dunque alcune alternative per diversificare il proprio portafoglio

Per dare stabilità al tuo portafoglio, poi, può essere un’ottima idea quella di investire in materie prime come il petrolio e in beni rifugio come oro e diamanti

Conclusioni

Nel corso di questo articolo abbiamo visto tutti i passaggi da seguire per investire in fondi comuni. Ovviamente non si tratta di una soluzione adatta per piccoli investimenti ma bisogna avere a disposizione qualche migliaio di euro per cominciare.

Abbiamo analizzato come questo tipo di asset, in termini di rischio, rappresenti sicuramente un investimento molto più conveniente rispetto ad altri.

D’altra parte però al minor rischio è associato anche un profitto più basso e soprattutto a lungo termine.

Dunque, prima di investire in Fondi comuni, devi capire quali siano le tue necessità. Se sei alla ricerca di un investimento poco rischioso che ti permetta di mettere da parte il tuo capitale e trarre un profitto moderato nel tempo, allora i Fondi comuni possono essere una buona soluzione.

Se invece sei alla ricerca di asset più dinamici, con più possibilità di guadagno, allora devi rivolgere il tuo interesse altrove.

In ogni caso ricorda che il Fondo comune prevede una gestione attiva. Da un lato questa caratteristica può essere interessante poiché ti permette di rivolgerti a professionisti in grado di esaminare la tua situazione e guidarti al meglio nei tuoi investimenti. D’altro canto, però, gestione attiva significa anche più costi e commissioni.

Un’alternativa valida, dunque, potrebbe essere l’investimento in ETF tramite broker come eToro.

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FAQ

Cosa sono i fondi comuni di investimento?

I Fondi comuni di investimento sono strumenti finanziari che raccolgono i capitali messi a disposizione da diversi risparmiatori e li reinvestono in modo da fornire ai sottoscrittori un profitto diluito nel tempo.

Perché investire in fondi comuni?

Perché investire in Fondi comuni è meno rischioso e meno costoso che investire singolarmente nei vari asset che un fondo comprende (come azioni, obbligazioni, ecc).

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