come investire in buoni fruttiferi postali

Come investire in buoni fruttiferi postali: guida completa 2022

Sebbene, a causa del loro basso rendimento, alcuni esperti di finanza non li prendono neppure più in considerazione, molti piccoli risparmiatori, invece, si chiedono ancora come investire in buoni fruttiferi postali.

La ragione dell’immutato interesse dei piccoli risparmiatori nei confronti di questa tipologia di investimento è data dal fatto che si tratta di un investimento sicuro, o meglio di un investimento con un rischio davvero molto contenuto.

Nei prossimi paragrafi, cercheremo di chiarire tutti i dubbi relativi a questo asset. Capiremo come funziona e se effettivamente vale ancora la pena investire il proprio capitale in Bfp.

🎯Asset📌 Buoni fruttiferi postali
👍 VantaggiSicurezza, affidabilità
🔴 SvantaggiRendimenti bassi
🤔Come investire in BfpPresso gli uffici postali o su poste.it
Alternative Fondi comuni, ETF, Obbligazioni

Vedremo insieme come investire in buoni fruttiferi postali e se esistono delle alternative con un migliore rapporto rischio-rendimento, come ad esempio gli ETF che, tra i loro vantaggi, hanno anche quello di poter essere negoziati tramite broker online sicuri e vantaggiosi come eToro.

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Cosa sono i buoni fruttiferi postali?

I buoni fruttiferi postali sono titoli emessi da un ente statale controllato dal Ministero dell’economia, garantiti dallo stato Italiano e non prevedono spese di collocamento, di gestione o di rimborso (che tra l’altro può essere richiesto in qualsiasi momento). I Bfp garantiscono degli interessi ai loro investitori, a partire dai 6 ai 12 mesi dal momento del deposito del capitale (dipende dalla tipologia di buono scelto), e aumentano con il passare del tempo.

Considerando il loro rendimento minimo, però, da molti sono visti più come una forma di risparmio che di investimento.

I Buoni fruttiferi postali, poi,  possono essere emessi sia in forma cartacea che dematerializzata, possono essere cointestati e anche dedicati a minori.

Perché investire in buoni fruttiferi postali?

Il motivo principale per cui molti investono in Buoni fruttiferi postali è perché si tratta di investimenti sicuri, ossia con elevate garanzie di riavere indietro il capitale versato, con l’aggiunta di una piccola quota di interessi.

Ovviamente però non è l’investimento più adatto per chi sta cercando un asset in grado di generare profitti alti e in breve tempo.

La caratteristica peculiare dei Bfp, infatti, è proprio la capacità di generare piccoli profitti nel lungo periodo, con un rischio quasi nullo di perdere il capitale versato. Per questo motivo, praticamente da sempre, è l’investimento tipico dei piccoli risparmiatori italiani, con una bassa tolleranza al rischio.

Vantaggi e svantaggi buoni fruttiferi postali

Cominciamo elencando i principali vantaggi dei Buoni fruttiferi postali, che, come abbiamo visto, possono senza dubbio dirsi tra gli investimenti più sicuri in circolazione.

  • Poiché emessi dalla Cassa depositi e prestiti Spa, un ente finanziario a partecipazione statale che funge da garante e intermediario tra lo Stato (che rappresenta) e i risparmiatori, essi sono sicuri e affidabili in quanto lo Stato stesso si pone come garanzia.
  • Le Poste Italiane posseggono una diffusione nazionale enormemente maggiore rispetto a qualsiasi istituto di credito e rimangono infine il più fedele e solido compagno di investimenti per generazioni di italiani dal dopoguerra a oggi.
  • I Buoni fruttiferi postali sono soggetti a una tassazione decisamente inferiore rispetto alla maggioranza degli strumenti finanziari, ferma al momento al solo 12,50%.
  • Il capitale investito può essere recuperato in qualsiasi momento garantendo massima libertà di scelta all’investitore.
  • Si tratta di uno strumento davvero semplice, basilare, intuitivo e stabile, e in questo senso sono adatti se non ideali per un investitore agli esordi.
  • Non presentano alcun costo di gestione al contrario di fondi comuni di investimento o fondi pensione, un fattore questo spesso sottovalutato ma di enorme importanza.
  • Possono vantare un prezzo fisso ovvero quello nominale col quale i Buoni vengono comprati: grazie a questo esclusivo vantaggio essi non corrono il pericolo di rimanere preda degli altalenanti trend di mercato.

Volendo invece elencare gli svantaggi riguardanti i Buoni delle Poste Italiane ci si rende conto che essi riguardano essenzialmente due fattori:

  • I rendimenti: purtroppo da qui non si scappa, i Buoni fruttiferi postali sono un ottimo investimento ma possono offrire solo bassi rendimenti. D’altro canto da sempre a una minima percentuale di rischio corrispondono bassi premi in uscita, un dogma ì valido su tutti i mercati finanziarie che difficilmente ammette eccezioni.
  • Occorre considerare che si tratta di un investimento a lungo termine, quindi i guadagni possono essere monetizzati solamente se improntati su un lungo intervallo di tempo.

Rendimenti buoni fruttiferi postali

Volendo approfondire la questione dei rendimenti dei Buoni Fruttiferi Postali, diciamo innanzitutto che questi cambiano a seconda della tipologia di buono in cui si investe e per quanto tempo ci si impegna a mantenere intatto il capitale (il quale, ripetiamo, potrà essere prelevato in ogni momento ma se prima del periodo concordato non si otterranno gli interessi).

Ecco alcuni esempi di Buoni fruttiferi postali e rispettivo rendimento.

📌Buoni fruttiferi postali💰Rendimenti
Per minoriFino al 2,5%
4 anni risparmio semplice0,25% a scadenza
Ordinari0,30% annuo
Buono 4×40,75% a scadenza
Buono 3×40,50% a scadenza
Obiettivo pensioneVaria a seconda dell’età

Come puoi vedere, non si tratta di rendimenti particolarmente elevati (a cui devi aggiungere anche il 12,75% di tassazione), senz’altro però presentano davvero pochi rischi.

Come investire in buoni fruttiferi postali

Per investire in Buoni fruttiferi postali innanzitutto è necessario che tu abbia chiara la tua situazione finanziaria e i tuoi obiettivi.

Quanto sei disposto ad investire? Per quanto tempo puoi mantenere inutilizzato il tuo capitale? Qual è il tuo profilo di rischio? Che tipo di rendimento ti aspetti dai tuoi investimenti?

Una volta che avrai risposto a queste domande potrai informarti sulle varie tipologie di Buoni fruttiferi postali e le possibilità che offrono.

Per sottoscrivere un Buono cartaceo potrai recarti in qualsiasi ufficio postale. I buoni dematerializzati, invece, sono sottoscrivibili sia presso gli uffici postali che sul sito poste.it, ma solo per alcune tipologie di buono.

Per la sottoscrizione in ufficio postale, è necessaria la titolarità di un conto corrente postale o di un Libretto di risparmio postale.

Invece, per la sottoscrizione online bisogna essere titolari del Libretto Smart e di un conto corrente BancoPosta abilitato ai servizi online.

Al termine del periodo sottoscritto, o anche in caso decidessi di richiedere il rimborso prima del tempo stabilito potrai farlo in qualunque ufficio postale. Se la richiesta viene fatta nello stesso ufficio in cui il buono è stato emesso, il rimborso può avvenire subito (sempre nei limiti della disponibilità di cassa). Nel caso gli uffici fossero diversi, invece, sono necessari 4 giorni lavorativi per ottenere il rimborso.

Anche online è possibile ricevere il rimborso a patto che, come già detto si sia titolari di libretto smart o conto corrente Banco Posta.

BUONI FRUTTIFERI POSTALI

Migliori buoni fruttiferi postali

Come abbiamo anticipato, esistono diverse tipologie di Buoni fruttiferi postali, ma quali sono al momento i migliori disponibili, quelli con i migliori rendimenti?

Ne abbiamo selezionati due:

1.Il 4×4: questo tipo di buono dura fino a 16 anni, è quindi l’investimento ideale per chi vuole accantonare il proprio denaro per lungo tempo. Il suo funzionamento infatti, prevede la crescita dei rendimenti a ogni scadenza.

Ecco a quanto ammontano gli interessi lordi alla fine di ogni scadenza:

  • 0,20% al termine del quarto anno
  • 0,30% al termine dell’ottavo anno
  • 0,40% al termine del dodicesimo anno
  • 0,75% al termine del sedicesimo anno/scadenza

Il Bfp 4×4 è disponibile sia in forma cartacea che dematerializzata e può essere sottoscritto sia online che in qualsiasi ufficio postale.

2. Il 3x4 che dura fino a 12 anni. Ha le stesse caratteristiche comuni agli altri buoni (dalla possibilità di dematerializzazione, all’assenza di costi di gestione ecc). Rispetto al 4×4, i rendimenti sono un po’ più bassi ma, nonostante ciò, risulta essere uno degli asset migliori tra il paniera di Bfp disponibili.

Gli interessi lordi del Buono 3×4 sono:

  • 0,10% al termine del terzo anno
  • 0,20% al termine del sesto anno
  • 0,30% al termine del nono anno
  • 0,50% al termine del dodicesimo anno/scadenza

Alternative ai buoni fruttiferi postali

Sebbene siano probabilmente la tipologia di investimento più sicura, i Buoni fruttiferi postali non sono l’unico asset ad avere un rischio contenuto e una possibilità di profitto sul lungo periodo.

Esistono infatti diverse alternative ai Bfp, alcune delle quali presentano dei rendimenti anche più interessanti.

  • Fondi comuni di investimento

Quando parliamo di Fondi comuni di investimento ci riferiamo ad uno strumento finanziario che raccoglie i capitali di diversi finanziatori e li reinveste in diversi asset attuando quei principi di diversificazione che spesso un piccolo azionista non riesce a raggiungere.

Ad occuparsi di queste attività di investimento sono le società di gestione del patrimonio che affidano ad esperti il compito di compiere investimenti diversificati e a basso rischio.

Questo tipo di gestione, chiamato gestione attiva, prevede però numerose commissioni alle commissioni  che possono arrivare ad erodere in maniera consistente il proprio profitto.

  • ETF

Gli ETF hanno un funzionamento molto simile ai Fondi comuni di investimento, tant’è che spesso le due tipologie di asset vengono confuse.

Anche gli ETF infatti sono investimenti a basso rischio che prevedono piccoli rendimenti sul medio-lungo periodo.

La differenza principale con i Fondi comuni però sta nel fatto che gli ETF sono degli strumenti a gestione passiva. Dunque, una volta stabiliti i titoli da includere all’interno del fondo, la società di gestione che ha emesso l’ETF non dovrà più lavorare sulla sua composizione, salvo che per riallineamenti periodici. Mentre nei fondi comuni è il gestore a decidere se e quando modificare il portafoglio.

Questo tipo di gestione fa sì che gli ETF presentino meno commissioni fisse rispetto ai Fondi comuni.

Inoltre gli ETF, a differenza dei Fondi comuni di Investimento, possono essere negoziati sui broker online tramite i CFD.

CFD o Contratti Per Differenza sono strumenti derivati che permettono di investire su un asset, non acquistandolo direttamente ma scommettendo sul suo cambiamento di valore. Ciò vuol dire che è possibile guadagnare sia puntando al rialzo che al ribasso, basta essere in grado di fare le giuste previsioni.

Il trading tramite CFD è disponibile su molti broker online. È importante però sceglierne uno che abbia le seguenti caratteristiche:

  • Certificazioni CONSOB e Cysec
  • Possibilità di esercitarsi su Conto Demo
  • Semplicità di utilizzo
  • Molti asset disponibili
  • Formazione gratuita a disposizione degli utenti
  • Assistenza in italiano

Un broker che ha tutte queste caratteristiche è eToro, piattaforma di trading online riconosciuta a livello mondiale come la migliore nel suo settore.

Questo broker, infatti, oltre alle caratteristiche già citate, presenta anche altri vantaggi che lo distinguono da tutti gli altri suoi competitors.

Tra questi i principali sono:

  • eToro, non solo consente la negoziazione tramite CFD ma anche l’acquisto effettivo degli asset. Basta andare nella sezione dell’asset a cui si è interessati e premere l’opzione “Compra” disattivando la leva finanziaria.
  • Il broker offre la funzione di Copy Trading tramite la quale ciascun utente può selezionare, tra i Popular Investor, quello con le performance migliori e copiare completamente il suo portafoglio. In questo modo anche gli utenti alle prime armi potranno investire come degli esperti.

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  • Obbligazioni

In questo caso l’investitore presta il suo denaro ad un ente o ad una società che emette bond, per soddisfare la propria necessità di capitale. In cambio di questo prestito, questo ente o società si impegna a pagare un tasso di interesse ai suoi investitori che varia a seconda del rating dell’emittente e della durata dell’obbligazione.

Nello specifico, rating basso comporta rendimenti più elevati ma anche maggior rischi. Allo stesso modo, maggiore sarà la durata del vincolo obbligazionario, maggiore sarà il tasso di interesse.

Le obbligazioni sono ritenute investimenti sicuri perché generalmente sono emesse da enti molto affidabili, infatti gli stessi Stati possono emettere obbligazioni.

Investire in buoni fruttiferi postali conviene?

Arrivato a questo punto ti starai probabilmente chiedendo se investire in buoni fruttiferi postali conviene o no. La risposta è “Dipende”. Se sei alla ricerca di un investimento solido, dal rischio ridotto e caratterizzato da piccoli guadagni orientati al lungo periodo, allora quello in Buoni fruttiferi postali è un investimento più che conveniente.

Si tratta infatti dell’opzione perfetta per i piccoli risparmiatori che non vogliono mettere a rischio il proprio capitale ma vorrebbero avere comunque la possibilità di guadagnarci qualcosa in più rispetto a quello che otterrebbero tenendolo in un conto bancario.

Se invece le tue esigenze sono diverse e stai cercando asset dalle possibilità di profitto elevate, allora questo tipo di investimento non conviene.

In generale comunque ogni strategia di investimento efficace dovrebbe prevedere la creazione di un portafoglio azionario bilanciato e diversificato. Dunque, anche se miri a profitti più sostanziosi da ottenere tramite asset ad alto rischio, puoi dare più equilibrio al tuo portafoglio inserendo al suo interno anche degli investimenti in buoni fruttiferi postali.

Conclusioni

Nel corso di questa guida abbiamo analizzato cosa sono i Buoni fruttiferi postali e le loro caratteristiche principali.

Dal profilo tratteggiato emerge un quadro abbastanza chiaro che parla di un investimento solido, garantito, dotato di minimi rischi e bassi ma praticamente certi guadagni e orientati sul lungo termine.

Insomma i Buoni fruttiferi postali rappresentano un’ottima opzione per i risparmiatori in cerca di solidi asset in cui investire i risparmi, ma certamente poco pretenziosi in fatto di alte percentuali di guadagno.

Inoltre, nel corso della guida, abbiamo analizzato come investire in questo asset e abbiamo fornito qualche idea su alternative valide come gli ETF, che tra i loro vantaggi, presentano anche l’opportunità di trading CFD tramite eToro, il miglior broker online in circolazione.

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FAQ

Cosa sono i buoni fruttiferi postali?

I buoni fruttiferi postali sono titoli emessi da un ente statale, essi garantiscono un interesse agli investitori sul lungo periodo e non prevedono spese di collocamento, di gestione o di rimborso (che tra l’altro può essere richiesto in qualsiasi momento).

Come investire in buoni fruttiferi postali?

È possibile investire in buoni fruttiferi postali rivolgendosi a qualsiasi sportello di Poste Italiane oppure tramite il sito web poste.it.

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