comprare azioni google

Comprare azioni Google: Guida completa

Ecco una guida completa su come comprare azioni Google.

Google, al secolo Google LLC, è la più importante azienda informatica statunitense e tra le più importanti compagnie del pianeta. Attiva nell’erogazione di una vastissima gamma di prodotti e servizi, l’azienda è soprattutto nota per il suo motore di ricerca Google Search, il sistema operativo Android e per molteplici servizi web quali: YouTube, Gmail, Play Store, Google Maps e molti altri.

AZIENDAGOOGLE
📌CODICE ISINUS02079K3059
📊SETTORETecnologia
🎯TICKERGOOGL
📈BORSANasdaq
👨FONDATORILarry Page, Sergey Brin
💰CAPITALIZZAZIONE$1000 MLD

La società fa oggi capo alla holding Alphabet e, guidata dai fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, è la capogruppo dell’estesa varietà di imprese e prodotti facenti parte dell’ecosistema Google. Lo stesso, dal 2018, conta 114.096 dipendenti ed ha il suo quartier generale nel cosiddetto Googleplex, un’ampia distesa di edifici sita a Mountain View (California) interamente dedita alle attività di una delle più grandi e profittevoli aziende del globo e alla permanenza dei suoi dipendenti.

All’interno del nostro approfondimento scopriremo la storia, le maggiori strategie ed il modello di business che caratterizza da sempre una delle imprese più innovative e performanti di sempre. Oltre ciò, facendo riferimento al suo titolo in Borsa, avvieremo interessanti considerazioni in merito a come e dove comprare azioni Google. 

Un esempio di una delle migliori piattaforme di trading online è eToro grazie alla quale è possibile l’acquisto effettivo delle azioni Google anche partendo con piccole somme, oppure scommettere sulle loro variazioni di prezzo grazie a particolari strumenti finanziari chiamati CFD.

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Quotazione in tempo reale azioni Google

Cominciamo la nostra analisi osservando il grafico con la quotazione in tempo reale delle azioni Google.

 

 

  • Capitalizzazione: $ 1000 Miliardi
  • Rapporto P/E: 30,94
  • Fatturato: $ 182,5 Miliardi

Cos’è esattamente Google?

Nata dall’idea di due talentuosi studenti di Stanford, Google prende forma il 4 settembre 1998 per mano di Larry Page e Sergey Brin. Entrambi, infatti, sostenevano la maggiore efficacia di un motore di ricerca che analizzasse le pagine secondo il loro numero di link, diversamente da come avveniva ai tempi.

Ne consegue la costituzione di una società dinamica e in instancabile movimento e la diffusione del suo prodotto, in tutte le parti del globo, con una disponibilità del servizio in circa 128 lingue.

Dopo i primi risultati, una serie di attività strategiche conducono la società, nel 2012, a registrare un valore capitale in borsa di circa 249,19 miliardi di dollari americani, superando per la prima volta la gigantesca Microsoft (anch’essa quotata sul NASDAQ).

Google, inoltre, fa parte delle quattro aziende più capitalizzate al mondo, dette Big Four, assieme a Facebook, Apple e Amazon e, con una assidua e continuativa attività di espansione della propria realtà industriale. E’ presente in oltre 70 uffici, in 50 paesi, e detiene il browser web (Google Search) più visitato al mondo.

 

 

Come comprare Azioni Google

Contrariamente dal passato, oggi comprare azioni è molto più semplice ed economico. I metodi di investimento tradizionali, infatti, prevedevano l’investimento di grossi capitali, il pagamento di importanti commissioni e una lunga trafila burocratica. Al giorno d’oggi, invece, sono disponibili nuovi sistemi all’avanguardia che hanno reso possibile ad una platea sempre più ampia, di entrare nel mondo degli investimenti. 

Le modalità per investire in azioni Google sono essenzialmente due:

  • Diventare azionisti dell’azienda comprando i titoli effettivi
  • Speculare sull’andamento in Borsa dell’azienda tramite i CFD

Nel primo caso, comprando le azioni di Google si accede alla distribuzione dei dividendi e si ha potere decisionale sull’azienda (in proporzione al numero di azioni acquistate). Oggi, grazie a piattaforme come eToro è possibile diventare azionisti di un’azienda come Google in maniera estremamente semplice. Basterà aprire un conto sulla piattaforma, selezionare le azioni Google e iniziare ad investire disattivando la leva finanziaria.

Al contrario invece, se si attiva la leva finanziaria, si ha la possibilità di speculare tramite i CFD.

Entrando maggiormente nello specifico della questione, i CFD rappresentano degli strumenti derivati, quindi non basati sul concetto di “possesso”, che danno la possibilità di puntare su due direzioni:

  • Verso l’alto su Google tramite CFD: in ipotesi di aumento dei valori
  • Verso il basso su Google tramite CFD: in ipotesi di decremento dei valori

Dove comprare azioni Google

A permettere la negoziazione in CFD, è sicuramente la presenza di specifiche piattaforme di scambio online. Prima di iniziare con qualsiasi strategia, è importante fare affidamento solo su servizi verificati ed in possesso delle autorizzazioni. Tutto ciò garantisce maggiore sicurezza sotto molti punti di vista. Ma non è tutto, scopriamo altre potenzialità dei Broker presentando due dei più importanti: eToro e Plus500.

eToro

La piattaforma globale eToro, differisce dalle sue simili per efficienza, semplicità d’uso e facilità di accesso alle operazioni. 

Come abbiamo anticipato, su eToro, è possibile investire sui titoli di aziende come Google sia comprandoli in maniera tradizionale, diventando così un vero e proprio azionista, sia attraverso i CFD che permettono di guadagnare sia quando il valore delle azioni Google sale, sia quando scende.

Inoltre, praticando il trading con i CFD, ci si presenta un ulteriore vantaggio, soprattutto nel comprare azioni Google. Il vantaggio è la leva finanziaria, la quale permette di operare anche non depositando l’intero importo dell’operazione ma solo una parte di esso. Ciò aumenta sensibilmente il potere operativo, a fronte, tuttavia, di maggiore rischio.

Un ulteriore punto di forza di eToro, è rappresentato dal meccanismo del Copy Trading. Quest’ultimo permette di copiare operazioni di acquisto, o di vendita, effettuate da specialisti del settore, in modo completamente automatico. E’ un servizio gratuito e non richiede nessun abbonamento specifico.

Se poi vuoi provare a fare trading CFD sulle azioni Google, eToro mette a disposizione un conto Demo che, senza alcun costo aggiuntivo, permette di provare e di iniziare ad operare sui mercati con $ 50.000 virtuali.

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Plus500

Un secondo grande Broker, anche in questo caso con anni di esperienza, da poter inserire nella nostra guida su comprare azioni Google, è Plus500. La rapidità di esecuzione, associata alla basilarità delle opzioni disponibili, hanno reso questa piattaforma una delle più apprezzate all’interno del mercato. Le sue caratteristiche innovative, infatti, sono adatte sia ad operatori esperti che a traders alle prime esperienze.

Una delle prime novità proposte da Plus500 diversamente da altre realtà concorrenti, riguarda la possibilità di produrre grafici in tempo reale che forniscono, a colpo d’occhio utilissime informazioni su andamento e quotazione di azioni. 

Inoltre Plus500 fornisce importanti strumenti di gestione del rischio come la leva finanziaria, lo stop loss, lo stop garantito, gli avvisi di prezzo e lo stop operativo

Infine da non trascurare è l’importante vantaggio che fornisce questa piattaforma relativo ai bassi costi. Nessuna commissione fissa, spread molto bassi e competitivi e un deposito minimo di soli 100 €: queste sono alcune delle caratteristiche che hanno reso il broker molto apprezzato in tutto il mondo.

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comprare azioni google infografica

Comprare azioni Google Conviene?

Parlare di convenienza o meno nel comprare azioni Google, significa avviare alcune interessanti considerazioni in riferimento sia ai risultati aziendali che al mercato legato all’operatività complessiva.

Partendo dal primo aspetto, nonostante la pesante pandemia, iniziata durante i mesi invernali del 2020, abbia portato molti gradi big in rosso, la società Alphabet ha potuto comunque contare su nicchie di mercato stabili, poiché poggiate sull’online. Ad avere la peggio, infatti, sono state principalmente realtà con una maggiore operatività fisica, o settori trasversali legati ai viaggi ed al turismo.

Passando al secondo aspetto, ossia quello legato all’operatività della società, è importante dire che Google è da sempre presente all’interno del settore tecnologico e questo gli dà un grande vantaggio nell’assetto economico attuale.

Se consideriamo, infatti, che negli ultimi anni la presenza online sta diventando un fattore essenziale, dal momento che Google è il re di internet, il futuro della società, anche dal punto di vista borsistico, appare più che mai roseo.

Modello di business di Google

Google LLC  è oggi guidata dal suo CEO Sundar Pichai e fa capo ad Alphabet. Quest’ultima è amministrata dagli stessi Page e Brin, ed è nata nel 2015, in seguito ad una riorganizzazione interna, con il fine di gestire con più semplicità le società appartenenti all’ecosistema dell’azienda di Mountain View. Questa, infatti, opera con svariati servizi digitali tra cui emergono:

  • Google Search
  • YouTube
  • Android
  • Google Chrome
  • Gmail
  • Play Store (e tanti altri)

Si configura come una delle realtà tech più solide e diffuse di sempre.

Visione di lungo periodo, genialità e strategia, dunque, hanno condotto la compagnia a configurarsi come l’azienda informatica più influente degli Stati Uniti ed una delle più importanti del pianeta. A detenere le maggiori quote del colosso, gestito con capitali privati, sono:

  • Kleiner Perkins
  • Sequoia Capital

Presenta un brand tanto noto e riconosciuto da aver reso possibili termini e verbi ormai presenti nelle lingue mondiali. Tra questi spicca l’italiano “googlare”, l’inglese “to Google” ed il tedesco “googeIn”, tutti riconducibili all’azione di digitare delle parole sul famoso motore di ricerca.

Dal 2001 l’azienda ha acquisito oltre 160 realtà imprenditoriali, in molteplici aree del mercato, con l’obiettivo di attuare una costante politica di espansione aziendale ed implementare maggiori soluzioni al sistema Google.

Oggi, dunque, l’azienda diffonde prodotti e contenuti in più di 100 lingue ed è costellata di servizi digitali quali: Google Play Protect, Google One, Google Search, Android, YouTube, Play Store , Google+, Google Now, Assistente Google, Google Drive e molto altro.

Il modello di monetizzazione del circuito, dunque, risiede in principio nell’offerta di strumenti per la gestione delle campagne pubblicitarie e l’indicizzazione tra le ricerche, con un sempre crescente asset di interessi in molte aree dell’industria digitale: dai voli aerei agli hotel, dalla scuola al gaming, dai libri all’editoria, dal mobile ai servizi per le imprese.

Competitors Google

Tra le fila di aziende che potrebbero rappresentare una concorrenza diretta al colosso Alphabet, vi sono sicuramente quelle attive nei suoi medesimi settori merceologici. Ad oggi, questi, risultano essere:

  • Booking.com ed Airbnb per le prenotazioni alberghiere
  • Expedia e SkyScanner per i voli aerei
  • Apple contrapposta al sistema operativo Android, al servizio Play Store ed al motore di ricerca
  • Facebook, seppur indirettamente, per il suo circuito pubblicitario attivo nei social media
  • Bing (del colosso Microsoft)
  • Firefox nel panorama sei siti di web searching.
  • Samsung, Huawei, Xiaomi ed altre società di telefonia come rivali del marchio Pixel di Google.

Tuttavia, seppur accostata a grandi ed imponenti realtà del comparto tech, Google si configura come il dominio web più cliccato al mondo e rappresenta, con la sua perenne attenzione al progresso, la realtà più solida e persistente del digitale. Caratterizzata da alte performance e da risvolti molto positivi per chi decidesse di comprare azioni del motore di ricerca più famoso di sempre.

Dividendi Google

Come in ogni compagnia che si rispetti, specie tra quelle con un così variegato azionariato come quello di Google, è prevista una distribuzione dei dividendi tra gli azionisti. Come risaputo, infatti, gli utili saranno distribuiti a tutti coloro che detengono un pacchetto azionario della società, in funzione della loro partecipazione e del numero di quote possedute.

La distribuzione dei dividendi rappresenta la fase di monetizzazione per coloro i quali hanno investito, con capitale proprio, nell’impresa e si aspettano di saggiare un ritorno sull’investimento che sia funzionale all’andamento del titolo in borsa ed ai risultati operativi conseguiti dal gruppo.

In questo caso, come per molte aziende tech di questa portata, i dividendi non sono distribuiti come consuetudine, tra gli azionisti, ma reinvestiti nel progetto stesso nei canali aziendali più disparati: sviluppo, risorse umane, IT, ricerca, prodotto, marketing, logistica e tanto altro. Il tutto, chiaramente, finalizzato alla crescita dell’impresa ed al raggiungimento di profitti ancora maggiori.

Non è non poco frequente, infatti, che lo stesso Amministratore Delegato della compagnia (soprattutto se nell’industria tech) come anche coloro che siedono nel suo Consiglio di Amministrazione, decida di accantonare i propri dividenti in vista di un futuro accrescimento dei profitti.

Tutto ciò a favore di investimenti in aree più strategiche dell’impresa, quali: quella commerciale, quella tecnologica e di sviluppo (unita a quella di ricerca ed innovazione), quella delle risorse umane (da impiegare per il raggiungimento degli obiettivi), quella del marketing, o delle vendite, implementando strategie di distribuzione e promozione sempre più efficaci al fine di accrescere vendite del prodotto e fatturato.

Previsioni azioni Google

Il titolo Google risulta essere in costante crescita, seppur con i suoi periodi di rialzi e di ribassi. Nonostante qualche occasionale calo delle azioni, infatti, ha presentato frequenti cenni di risalita.

Il Target Price indicato risulta essere, ad oggi, pari a 1.679,33 USD con un andamento del titolo che ha visto qualche raro episodio di decrescita nel passato ma che, come riportato nei precedenti paragrafi, si muove in salita ed in netta crescita. Può, quindi, sicuramente rappresentare una opportunità per gli operatori che agiscono con intelligenza e con visione di lungo termine.

In qualsiasi caso, attraverso gli strumenti precedentemente descritti, il trader ha sempre la possibilità di aprire posizioni sulla quotazione Google, in base alle singole necessità e fluttuazioni del momento.

Perché comprare azioni Google?

Se vuoi comprare azioni Google perché pensi che questo titolo non abbia mai ribassi, stai sbagliando strategia. Sono altri i motivi per cui vale la pena acquistare le azioni di questa azienda.

Oltre al fatto che avere una delle big four nel proprio portafoglio di investimento è un ottimo modo per renderlo più stabile e differenziato, altri due buoni motivi per cui comprare azioni Google sono il Price earning basso, chiaro segnale che le opportunità di acquisto sono ancora valide e il fatto che il titolo sia negoziabile online in maniera facile e sicura.

Ovviamente però non devi investire in Google sperando che tra un anno il valore delle sue azioni sia quadruplicato. Devi piuttosto puntare ad un investimento nel lungo-periodo, oppure puntare sui CFD e scommettere sulle variazioni di prezzo delle azioni Google.

Quando comprare azioni Google?

Come per ogni tipo di investimento, anche per Google, il momento di entrata nel mercato può fare la differenza, soprattutto se si vuole investire sul breve periodo.

Occorre quindi saper fare delle ottime previsioni ed essere in grado di studiare e comprendere il mercato per riuscire a scegliere il momento giusto.

I migliori modi per rendere le proprie previsioni il più efficace possibile sono:

  • Tenere monitorati i grafici delle azioni Google.
  • Tenersi informati sulle notizie non solo riguardanti Google, ma anche su quelle che potrebbero influenzare i suoi rendimenti.
  • Entrare a far parte della Community di eToro che, essendo popolata da migliaia di traders, è il luogo migliore per discutere di investimenti e strategie operative.

Quanti soldi servono per comprare azioni Google?

Le azioni Google sono particolarmente costose. Al momento il prezzo di un’azione corrisponde a quasi 3.000 $. Grazie ai broker come eToro però puoi investire in azioni Google anche se non disponi di grossi capitali. 

Infatti il deposito minimo su eToro è di soli 50 $ con i quali puoi:

  • comprare una frazione di azione di Google, il che significa che un piccolo pezzo di un’azione sarà intestata a tuo nome.
  • investire in CFD scommettendo sul rialzo o sul ribasso del prezzo delle azioni Google.

E il tutto senza dover spendere denaro extra in commissioni o costi fissi.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo approfondito storia, dati e strategie che hanno fatto grande Alphabet, ossia la società a capo di Google LLC. Abbiamo analizzato l’andamento del suo titolo in borsa e le migliori piattaforme su cui comprare azioni online, offrendo spunti utili su come iniziare a fare operazioni.

Abbiamo, inoltre, scandagliato i pochi passaggi necessari per iniziare a comprare azioni Google tramite CFD su eToro, la piattaforma globale che si distingue per rapidità, semplicità e facilità di accesso alle operazioni online, con condizioni più che vantaggiose per chiunque decida di iniziare. Alla luce delle tante considerazioni positive, anche Plus500 si è mostrato un valido servizio, sotto tanti punti di vista operativi e funzionali.

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FAQ

Quando nasce Google?

Google LLC nasce il 4 settembre del 1998 per mano di Larry Page e Sergei Brin, con l’intento di dare vita ad un motore di ricerca che aggregasse i risultati contenenti più link.

Quanto fattura Google?

Al 2021, Google registra un fatturato pari a 182,5 miliardi di dollari.

Chi guida Google?

Alla guida di Google LLC c’è il suo Amministratore Delegato Sundar Pichai, il quale fa capo con la sua società alla holding Alphabet, che vede come top manager gli stessi Page e Brin.

Quali sono i concorrenti di Google?

A rappresentare una concorrenza per Google sono le imprese globali attive nelle sue medesime aree di interesse. Tra queste troviamo sicuramente Booking.com ed Airbnb per le prenotazioni alberghiere, Expedia e SkyScanner per i voli aerei, Apple come contrapposta al sistema operativo Android, al servizio Play Store ed al motore di ricerca, Facebook, seppur indirettamente, per il suo circuito pubblicitario attivo nei social media e, non meno importanti, Bing (del colosso Microsoft) e Firefox nel panorama sei siti di web searching.

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