Come investire con l’Art lending

Nel variegato mondo dell’arte, dove per investire oggi esistono davvero molte e diverse tipologie di investimento, si è negli ultimi anni fatto largo un metodo ormai estremamente diffuso tra gli investitori privati, piattaforme online e gallerie per via degli innegabili vantaggi che le operazioni di questo tipo comportano: si tratta dell’art lending, ovvero quella procedura per cui viene concessa al cliente la possibilità di avere accesso a un prestito lasciando in deposito come garanzia una o più opere d’arte. Impegnare le opere acquistate in questo modo garantisce quindi ai collezionisti e agli appassionati un ritorno immediato in denaro liquido, e in questo senso le opere d’arte diventano davvero dei veri e propri asset.

L’arte è tornata in auge sui mercati finanziari oggi

Ovviamente maggiore è il valore dell’opera maggiore sarà il capitale fornito al risparmiatore in ritorno, lo stesso vale ovviamente per una collezione intera o parte di essa. Il fenomeno ha preso forma solo negli ultimi anni e arriva dal rampante mercato dell’arte a stelle e strisce: sono state infatti le banche degli Stati Uniti ad aver erogato agli investitori tra i 15 e i 20 miliardi di dollari per aver impegnato opere o collezioni anche di immenso valore.

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Investire oggi in arte è una ottima scelta per diversificare il proprio portafoglio.

Investire sicuro oggi in arte, come fare?

Si tratta quindi di un processo molto semplice e pratico, e inoltre (ma questo dipende dal tipo di accordo stipulato) a volte le opere possono comunque rimanere a disposizione del proprietario anche per tutta la durata del suddetto prestito. Esistono però 3 modalità di investimento principali quando si parla di art lending: liquidity, ovvero il classico caso dove l’opera viene impegnata in cambio di liquidità; bridge to sale, ovvero quando l’opera viene monetizzata ma solo in attesa della vendita, e infine additional capital, quando cioè viene concesso al collezionista denaro liquido da reinvestire in arte in modo da ampliare ulteriormente il proprio portafoglio. Si tratta di processi già ben noti al mondo della finanza ma tradizionalmente riferiti a classi di asset quali le pietre preziose o i gioielli, mentre come accennato solo negli ultimi anni queste procedure sono state applicate al folle mondo degli investimenti in arte. Il mercato dell’arte in effetti è un comparto decisamente atipico nell’alta finanza, in primo luogo proprio a causa della non oggettiva valutazione delle opere: come noto ai lettori infatti definire il valore di un’opera non è certo cosa facile, in quanto si tratta di un processo che richiede l’intervento di diverse figure e basato su numerosi quanto soggettivi fattori.

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Per investire sicuro oggi in arte l’art lending rappresenta forse il migliore investimento.

Art lending, il migliore investimento in arte oggi

Tra i vari mercati finanziari poi quello dell’arte è solitamente noto per essere un settore poco liquido, dove piazzare le opere o immetterle nei circuiti di vendita non è certo facile e può richiedere tempistiche a volte anche molto lunghe. Insomma la percentuale di rischio e di incertezza per questo tipo di investimenti (come anche per esempio per i diamanti) rimane abbastanza alta, mentre spesso ai collezionisti occorre proprio denaro contante per sfruttare altre opportunità finanziarie anche su altri mercati. Tuttavia oggi la maggiore trasparenza delle transazioni e l’avvento dei database dei prezzi delle aste hanno contribuito a ridurre questo ostacolo consentendo alle parti di accordarsi nelle valutazioni, e in questo senso certamente le possibilità di acquistare e vendere opere d’arte oggi è diventato un obiettivo decisamente più raggiungibile. Insomma l’arte come investimento sicuro sembra diventare sempre più interessante, redditizia, accessibile e fruibile non solo per le grandi gallerie ma anche per i piccoli risparmiatori e appassionati, soprattutto come forma di diversificazione dei propri asset.

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