comprare azioni novartis

Investire in azioni Novartis: Guida completa ed aggiornata

Vuoi investire in azioni Novartis e aggiungere al tuo portafoglio di investimenti, azioni di una delle più grandi multinazionali farmaceutiche al mondo? Questa è la guida giusta per te.

In questo articolo parleremo di Novartis e ti aiuteremo a decidere se e come acquistare azioni Novartis, una delle più grandi multinazionali al mondo, quotata presso lo Stock Exchange di New Work e lo Swiss Market Index.

Seguiremo la sua storia al fine di comprendere meglio la struttura dell’azienda e aiutare il lettore a tracciare un profilo della compagnia, così da semplificare l’analisi delle azioni, determinarne eventuali vantaggi e svantaggi dei titoli di questa azienda.

In questo stesso articolo verranno mostrati anche alcuni canali e piattaforme di trading on-line su cui poter investire in azioni Novartis, come la piattaforma Leader di trading in azioni: eToro.

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    Il gruppo Novartis

    Cominciamo con il dire che Novartis è una holding finanziaria che, attraverso Novartis AG controlla il Gruppo Novartis, il quale si compone di innumerevoli società che, in maniera diretta o indiretta, sono attive nel settore farmaceutico e sanitario.

    La holding inoltre detiene pacchetti azionari di altre holding e multinazionali, come la svizzera Roche, di cui possiede circa il 33%, una quota ampia, ma non sufficiente a garantirle il controllo della società, il cui 62% delle azioni è di proprietà della statunitense Genentech che ne esercita il controllo.

    Nel complesso Novartis è la seconda multinazionale farmaceutica più grande al mondo, seconda solo alla statunitense Pfizer e figura, in ventesima posizione, nella lista delle più grandi multinazionali al mondo, per fatturato.

    La storia di Novartis inizia ufficialmente nel 1996, con la fusione delle due società svizzere, Sandoz Laboratories e Ciba-Geigy, quest’ultima era nata anch’essa dalla fusione, avvenuta nel 1970, di due società di Basilea, ovvero la J.R. Geigy, fondata nel 1758, e la più recente Ciba, fondata sempre a Basilea nel 1859. L’altra società genitrice di Novartis, la Sandoz è stata fondata nel 1886.

    Laboratori Sandoz

    Già nel 1895 la Sandoz iniziò la produzione di antipirina per contrastare la febbre, e nel 1899 la società iniziò la produzione di saccarina, un sostituto dello zucchero, ma solo nel 1917 la compagnia si sarebbe dotata di un vero e proprio dipartimento farmaceutico, grazie all’intervento di Arthur Stoll, e fino alla metà degli anni sessanta, nei laboratori Sandoz, viene prodotto un farmaco psichiatrico, commercializzato con il nome di Delysid.

    Per quanto riguarda invece Ciba e Geigy, le altre società genitrici di Novartis, queste operavano soprattutto nel settore chimico, ed ebbero pochi contatti con il mondo farmaceutico prima del 1996. Nel 1939 tuttavia, il chimico Paul Hermann Muller, dipendente della Ciba, scoprì che il DDT era particolarmente efficace contro gli insetti portatori di malattie, scoperta che gli sarebbe valsa il premio Nobel per la medicina nel 1948.

    Novartis

    Con la fusione delle due società, Novartis si ritrovò ad essere proprietaria di tutte le società controllate dalle sue genitrici, tra queste figurava anche la Gerber Products Company, acquisita dalla Sandoz nel 1967. Questa società, leader nella produzione di alimenti per bambini e neonati, sarebbe stata venduta alla Nestlé, nel 2007, per circa 5,5 miliardi di dollari.

    Partner commerciali

    Tra i principali partner di Novartis assumono particolare rilievo società come la britannica Glaxo Smith Kline, con cui, dal 2014 Novartis ha concluso un accordo di scambi attivi.
    L’accordo prevede l’acquisizione, da parte di Novartis di prodotti oncologici GSK, per un valore di circa 16 miliardi di dollari, e vende i propri vaccini, ad eccezione di quelli antiinfluenzali, per un valore di circa 7,05 miliardi di dollari.

    Sempre nel 2014, Novartis, tramite Alcon, una delle filiali della multinazionali farmaceutica, ha siglato un accordo di partnership con Google nel quadro di un progetto del colosso del web rivolto ai diabetici. Google ha infatti sviluppato un programma per il miglioramento della vita dei diabetici e grazie all’accordo con Novartis, ha potuto acquisire diverse tecnologie e strumentazioni per misurare il tasso di glicemia, attraverso un sistema di lenti connesse.

    Grazie a questo accordo Novartis è entrata a gamba tesa nel settore della strumentazione connessa e intelligente, aprendo una strada che l’avrebbe portata, nel 2017 ad un accordo di partnership con Propeller Health per la progettazione di inalatori connessi.

    L’elenco dei partner di Novartis è ancora molto lungo, sono infatti innumerevoli le società ed holding come Roche, con cui la multinazionale farmaceutica ha stipulato accordi commerciali o semplicemente l’azienda possiede percentuali più o meno ampie di titoli aziendali, ed elencare tutte le aziende che collaborano con la holding svizzera sarebbe impossibile.

    Altrettanto lunga è la lista dei concorrenti, tra cui ovviamente figurano le principali holding farmaceutiche.

    Investire in azioni Novartis: Storia

    Dalla sua formazione nel 1996 Novartis ha conosciuto diversi problemi finanziari e legali, oltre ad essere incorsa in diversi scandali, nonostante ciò, la sua crescita è stata prodigiosa e in pochi anni ha registrato un incremento notevole del proprio parco titoli e del valore delle proprie azioni.

    Ecco le tappe principali:

    • 1996: Sandoz e Ciba-Geigy si fondono insieme, dando vita alla holding Novartis, interamente dedicata al settore sanitario.
    • 2000: il dipartimento agroindustriale di Novartis viene delegato alla controllata Sygenta, di nuova fondazione, cui verranno accoprpate le attività agroindustriali di AstraZenca.
    • 2006: viene Novartis acquisisce il controllo del gruppo Chiron Corporation, operante nel settore della biotecnologia.
    • 2007: Novartis vende la propria filiale Gerber, specializzata in alimenti per la prima infanzia, al gruppo Nestlé.
    • 2008: Novartis acquista il 25% delle quote di Alcon, una società operante nella produzione di strumenti di misurazione dei tassi glicemici, successivamente, nel 2010, ne acquisirà la totalità delle azioni e nel 2014, tramite Alcon, verrà stipulato un accordo di partnership con Google.
    • Nel 2012 viene acquisita Fougera Pharmaceutical, rendendo Novartis leader nella produzione di farmaci generici su scala globale.
    • Nel 2013 viene annunciata la vendita di Grifols, una delle filiali della holding, specializzata in test di trasfusione sanguigna.
    • 2014: viene acquisita la società CoStim, specializzata nel campo delle biotecnologie.
    • Nel 2014 vengono stipulati accordi di partnership, per lo scambio di attivi, con le società GLK e Eli Lilly
    • Nel 2014 viene ceduta una quota del 43% della società LTS Lohmann, ed i proventi della vendita vengono reinvestiti immediatamente nell’acquisto di quote di Gamida Cell.
    • 2015: il gruppo Novartis si arricchisce delle società del gruppo Aduro, acquistato per circa 750 milioni di dollari
    • 2016: il parco titoli Novartis cresce ancora, con l’ingresso di Selexys Pharmaceuticals e Encore Vision, specializzate rispettivamente in ematologia e presbiopia.

    Investire in azioni Novartis conviene?

    Alla luce della storia aziendale e finanziaria della holding svizzera possiamo provare a trarre qualche conclusione e selezionare vari ed eventuali vantaggi e punti di forza di Novartis, che potranno esserti d’aiuto per decidere se acquistare azioni Novartis.

    Cominciamo con il dire che le azioni Novartis possono essere facilmente trattate online, grazie a numerosi contratti CFD, che permettono di acquisire posizioni a breve e lungo termine.

    Vantaggi e punti di forza

    Detto ciò, uno dei grandi punti di forza dei titoli Novartis è certamente la forza della società, derivata dalla sua forte presenza internazionale. Il gruppo Novartis svolge infatti le sue attività farmaceutiche in tutto il mondo, sono infatti 140 i paesi in cui la compagnia opera in campo di ricerca, produttivo e distributivo.

    La sua presenza pressoché totale su scala globale, protegge la multinazionale da eventuali rischi legati ad una specifica zona geografica, garantendo una base solida alle attività della compagnia.

    Solidità che è confermata da un fatturato di circa 50 miliardi e utili per quasi 8 miliardi di dollari (2018) ed oltre 126 mila dipendenti in tutto il mondo.

    Oltre ad avere le spalle coperte dalla sua presenza globale, che in più occasioni hanno fatto da scudo alla società, nonostante alcuni scandali anche abbastanza recenti, la compagnia si è ritagliata una fetta di mercato, quale il settore farmaceutico, particolarmente redditizio e ricercato.

    Nonostante ciò, grazie ad una complessa divisione delle sfere d’azione delle numerose filiali, il gruppo è riuscito a diversificare negli anni le proprie produzioni, pur mantenendosi all’interno del settore sanitario.

    Novartis produce farmaci e clinici per umani ed animali, oltre a vaccini e strumenti di misurazione e di analisi. L’ampio range di prodotti realizzati dalle varie filiali ha moltiplicato i target e i settori di intervento, garantendo alla multinazionale flussi d’entrata differenti.

    Il gruppo Novartis è attivo in numerosi settori sanitari, e tra i tanti, spiccano alcuni campi specifici, come quello delle biotecnologie, in cui la multinazionale ha conquistato il titolo di leader di settore.

    La florida attività di ricerca nel settore biotecnologico è valso alla società un portafoglio brevetti estremamente ricco e variegato, che garantiscono l’esclusività di alcuni trattamenti e farmaci, alcuni dei quali molto diffusi in tutto il mondo.

    Sul piano finanziario Novartis ha sempre dimostrato una politica fortemente espansiva, attraverso una forte attività di fusioni e acquisizioni di società concorrenziali o complementari.

    Il gruppo beneficia di una buona immagine pubblica, tale per cui, nel 2005 è stata inserita in una classifica delle tra le società più stimate al mondo, stima che proviene dai clienti, dai partner e dagli investitori.

    Dove investire in azioni Novartis?

    Ora che conosci il profilo di Novartis, sai come funziona la compagnia, quali sono i suoi metodi e le sue strategie, ed hai un idea generale dell’andamento delle sue azioni, non ti resta che provare ad investire.

    Ti presenteremo quindi alcuni strumenti di trading on-line, grazie ai quali potrai fare pratica ed eventualmente acquistare azioni Novartis, stando comodamente seduto alla tua scrivania, o con il tuo tablet, in poltrona, di fronte alla tv.

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    Conclusioni

    Novartis è una delle più grandi multinazionali su scala globale, con oltre 120 milia dipendenti in tutto il mondo e utili per oltre 7 miliardi di dollari l’anno, tutto ciò rende l’azienda, come le sue azioni, estremamente solida e stabile, ed i suoi titoli rappresentano un investimento, relativamente sicuro.

    Per chiunque voglia provare a investire in azioni Novartis, si consiglia l’utilizzo di piattaforme di trading come eToro, la cui affidabilità è certificata, che grazie al conto demo, permette agli aspiranti trader di sperimentare senza mettere a rischio i propri risparmi reali, inoltre, con il social trading, permette agli investitori meno esperti di emulare le strategie di trader professionisti.

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    Chi è il CEO della Novartis?

    Il CEO della Novartis è Vasant Narasimhan dal 1 Febbraio 2018.

    Investire in azioni Novartis conviene?

    Sì se si utilizzano i CFD, negoziabili su eToro.

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